Svizzera: deve imparare da Bruxelles per salvare l’economia?

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La Svizzera si trova ad affrontare sfide economiche e può imparare dall’UE per mantenere i vantaggi legati alla posizione e promuovere l’innovazione.

Svizzera: deve imparare da Bruxelles per salvare l’economia?

La Svizzera si trova ad affrontare sfide economiche significative, determinate dagli sviluppi nei paesi vicini e dalla crescente regolamentazione da parte dell’Unione Europea (UE). Sebbene la Svizzera sia spesso vista come leader e liberale nell’economia globale, analisi recenti mostrano che in alcuni settori è in ritardo rispetto ai suoi vicini europei. Un rapporto completo di 400 pagine commissionato dalla Commissione europea evidenzia che l’Europa è in ritardo rispetto agli Stati Uniti e alla Cina nelle tecnologie all’avanguardia. Queste informazioni provengono dall’analisi, che indica anche il calo della produttività del lavoro e gli ostacoli burocratici che inibiscono la crescita economica. NZZ riferisce che la burocrazia di Bruxelles è responsabile solo di una parte delle sfide che devono affrontare i paesi vicini.

Un aspetto importante che viene evidenziato è la volontà di riforma della Svizzera, che dagli anni Novanta sembra non esistere più. Gli ultimi grandi passi di liberalizzazione sono stati adottati principalmente in risposta alle azioni dell'UE, sollevando la questione se la Svizzera potrebbe imparare dalla struttura di mercato liberalizzata dell'UE. I critici sottolineano che alcuni paesi dell’UE, come Irlanda e Danimarca, sono in grado di raggiungere il successo economico nonostante la riduzione delle imposte sulle società e altre sfide.

L’impatto della politica digitale dell’UE

Oltre alle sfide economiche generali, la Svizzera deve affrontare anche aspetti specifici della politica digitale dell’UE. Da un’analisi del Gruppo interdipartimentale di coordinamento per la politica digitale dell’UE (IK-EUDP), pubblicata il 13 febbraio 2025, emerge che attualmente non esistono rischi immediati per l’accesso della Svizzera al mercato interno. Tuttavia, le aziende svizzere devono adattarsi alle nuove normative sull’intelligenza artificiale, sulla sicurezza informatica e sulla gestione dei dati. Queste nuove normative UE, tra cui l’AI Act e il Cyber ​​​​Resilience Act, richiedono alle aziende di adattare le proprie strategie di conformità.

La mancanza di una propria legislazione sull’IA da parte del Consiglio federale potrebbe essere particolarmente problematica. Il rapporto di Häerting avverte che la Svizzera deve adottare misure proattive per garantire la propria competitività. È necessario sviluppare una propria strategia digitale, che deve essere allineata agli standard europei nel campo dell’intelligenza artificiale e della gestione dei dati.

Opportunità e sfide della cooperazione

Le sfide poste dalla pressione normativa e dalle barriere commerciali non dovrebbero essere sottovalutate. Diventa essenziale adeguare le normative nazionali agli standard dell'UE, in particolare per quanto riguarda l'accordo sul riconoscimento reciproco delle valutazioni di conformità. Allo stesso tempo esistono anche opportunità di cooperazione con l’UE, ad esempio attraverso la partecipazione a programmi di ricerca e innovazione digitale. Ciò consentirebbe alla Svizzera di avere voce in capitolo negli sviluppi normativi e allo stesso tempo di rafforzare la sua posizione economica.

In questo contesto diventa chiaro che la Svizzera non dovrebbe solo riconoscere i propri deficit, ma anche sfruttare le opportunità offerte dalla cooperazione dell’UE. Solo così potrà sopravvivere in futuro alla competizione globale e mantenere la propria posizione di polo economico in Europa.