Totschnig mette in guardia dai costi burocratici nella protezione del clima: una protesta!
Il ministro dell’Agricoltura Totschnig discuterà il 22 giugno 2025 degli obiettivi ecologici e della burocrazia nella protezione del clima. Chiede contributi economici.
Totschnig mette in guardia dai costi burocratici nella protezione del clima: una protesta!
Nell'ora stampa dell'ORF il ministro dell'agricoltura Norbert Totschnig (ÖVP) ha parlato ampiamente delle sfide e delle strategie della politica ambientale e climatica. Totschnig ha sottolineato l’importanza di un approccio eco-sociale per raggiungere gli obiettivi climatici. Ha invitato tutti gli attori, in particolare l'economia, a partecipare attivamente alle misure di protezione del clima. Questa è una richiesta centrale della sua agenda politica, che implica un’ampia cooperazione sulla protezione del clima. Forte NOEN Totschnig non ha espresso alcuna critica diretta al “Green Deal” dell’UE, ma ha criticato l’eccessiva burocrazia ad esso associata.
Un esempio concreto di questa burocrazia è la normativa sulla deforestazione, secondo la quale i falegnami richiedono numeri di domanda diversi per lavorare diversi tipi di legno. Totschnig ha sottolineato che una simile regolamentazione viene percepita come un ostacolo e complica inutilmente il processo di lavorazione del legno. La regolamentazione sul disboscamento non è l’unico ostacolo burocratico: sono necessarie richieste estese anche per lo sfruttamento di piccole aree boschive o di alberi da frutto. Questi punti sono stati sottolineati da entrambi VOL.at così come dal NOEN, che indica un ampio consenso sul problema.
Diritto climatico e politica economica
Un aspetto importante del discorso di Totschnig è stata la legge sul clima, sulla quale si sta attualmente lavorando. Questa legge intende fare chiarezza sulle responsabilità dei ministeri e garantire che anche gli Stati e i comuni siano coinvolti nella protezione del clima. Lui ha sottolineato che la neutralità climatica sarà sancita nel programma del governo entro il 2040. Totschnig ha sottolineato che le linee guida dell'UE hanno la priorità. Questa multidimensionalità degli obiettivi si riflette nelle sfide che l’Austria sta attualmente affrontando.
Il rafforzamento della piazza economica è un'altra preoccupazione centrale di Totschnig. Dopo tre anni di recessione economica, il ministro vede la necessità di coniugare la conversione alle energie rinnovabili con un'economia forte. Egli ha sottolineato che i costi annuali di sei miliardi di euro non possono essere coperti solo con il denaro pubblico. Per Totschnig l’abolizione del bonus climatico è stata fondamentale soprattutto perché i relativi costi erano superiori ai proventi derivanti dalla tariffazione della CO2 e non avevano alcuna reale rilevanza climatica.
Critiche dalla politica
Le reazioni politiche alle dichiarazioni di Totschnig sono state contrastanti. I Verdi sono rimasti delusi dalla sua apparizione e hanno criticato il fatto che le sue dichiarazioni non promettessero alcun progresso nella protezione del clima. Al contrario, l’FPÖ ha espresso preoccupazione per il fatto che Totschnig non si stesse chiaramente posizionando contro il “Green Deal” dell’UE e vedesse l’ÖVP come un mediatore tra ragione e ideologia verde. Totschnig ha sottolineato inoltre che il 90 per cento del commercio estero agricolo austriaco confluisce in Europa ed ha espresso scetticismo riguardo al previsto accordo del Mercosur, di cui l'ÖVP è contraria ad una conclusione, ma esaminerà attentamente la bozza.