Trump minaccia l’UE con dazi del 50%: la guerra commerciale si intensifica!
Il presidente degli Stati Uniti Trump minaccia l’UE con dazi del 50% a partire dal 1° giugno 2025. La disputa commerciale si intensifica, i mercati finanziari reagiscono negativamente.
Trump minaccia l’UE con dazi del 50%: la guerra commerciale si intensifica!
Il 23 maggio 2025, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che avrebbe aumentato significativamente la pressione sull’Unione Europea nei negoziati commerciali in corso. In un post sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha dichiarato di voler imporre dazi d'importazione del 50% sulle importazioni europee a partire dal 1° giugno 2025. Giustifica questa misura drastica con le barriere commerciali presumibilmente ingiuste dell'UE e la lentezza dei negoziati su un possibile accordo commerciale. Trump ha affermato che i colloqui con l’UE “non stanno andando da nessuna parte” e ha parlato di sfruttamento unilaterale degli Stati Uniti da parte dell’UE, che a suo avviso è stato fondato per svantaggiare gli Stati Uniti in termini di politica commerciale.
Le barriere commerciali citate da Trump includono tasse sulle vendite, sanzioni contro le società americane, manipolazione valutaria e azioni legali contro le società statunitensi. Tuttavia, se i prodotti sono fabbricati negli Stati Uniti, le tariffe non dovrebbero essere imposte. Ciò potrebbe tentare di incrementare la produzione interna e correggere gli squilibri commerciali.
Reazioni del mercato e stime degli esperti
L'annuncio di Trump ha già avuto i primi effetti sui mercati finanziari: i mercati azionari europei sono caduti di circa il 3%, così come le azioni Apple. Il DAX è caduto di circa il 2% e l'euro è finito sotto pressione. C’era una crescente domanda di investimenti più sicuri, come i titoli di stato tedeschi. Holger Schmieding, capo economista della Berenberg Bank, ha descritto la situazione come una “significativa escalation” delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e UE.
Questi sviluppi fanno seguito al precedente annuncio di Trump di una pausa di 90 giorni su alcune tariffe, emesso nell’aprile 2025. Questa sospensione si è applicata anche all’UE, che a sua volta ha sospeso per 90 giorni anche le controdazi pianificate sui prodotti statunitensi. In passato Trump aveva anche minacciato tariffe del 25% se non fosse stato raggiunto un accordo con l’UE entro luglio. Resta però la questione se le nuove tariffe punitive del 50% entreranno effettivamente in vigore.
Conseguenze per le aziende
Inoltre Trump ha minacciato il gigante tecnologico Apple di tasse di importazione del 25% se la produzione degli iPhone non fosse stata delocalizzata negli Stati Uniti. Questo utilizzo dei dazi per incoraggiare le aziende statunitensi a produrre di più negli Stati Uniti fa parte della strategia commerciale di Trump, che mira anche a rafforzare l’economia americana. L’azione imminente potrebbe avere implicazioni di vasta portata per le relazioni commerciali internazionali e la stabilità economica globale, soprattutto considerati gli stretti legami economici tra Stati Uniti e UE.
Nel complesso, la situazione rimane tesa poiché entrambe le parti cercano di uscire dall’attuale impasse. La pressione sui negoziati commerciali continuerà ad aumentare e l’economia interconnessa a livello internazionale osserva gli sviluppi con preoccupazione.
Per ulteriori dettagli sugli attuali conflitti commerciali, vi consigliamo di dare un'occhiata al rapporto di Giornale della Germania meridionale E notizie quotidiane.