L’incertezza frena l’economia svizzera: tendenze allarmanti!

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Politica economica nel 2025: incertezze globali, tensioni geopolitiche e il loro impatto sull’industria e sulle esportazioni svizzere.

L’incertezza frena l’economia svizzera: tendenze allarmanti!

L’attuale situazione economica è caratterizzata da una grande incertezza, ulteriormente aggravata dalle tensioni geopolitiche e dalle discutibili esigenze del commercio internazionale. È soprattutto la politica doganale degli Stati Uniti a creare incertezza sui mercati mondiali e a colpire soprattutto le piccole e medie imprese (PMI). Questa situazione è accompagnata da nuovi conflitti commerciali, come quello tra USA e Cina, nonché dai conflitti in corso in Ucraina e nel Medio Oriente, come economiesuisse riportato.

Le incertezze sulle future condizioni di accesso al mercato statunitense aumentano le difficoltà per gli esportatori. In risposta all’aggressiva politica tariffaria degli Stati Uniti, anche la Cina e l’UE stanno adottando contromisure, il che rende fragili le catene di approvvigionamento internazionali. Le aziende svizzere segnalano un calo degli ordinativi, soprattutto nell'industria dei macchinari e degli orologi, mentre una generale debolezza della domanda è evidente in tutte le principali regioni del mondo.

Impatto dei rischi geopolitici sul commercio

Uno studio della Bundesbank fa luce su altri aspetti dei rischi geopolitici e sulla loro influenza sul commercio. Dimostra che le importazioni adeguate ai prezzi provenienti da paesi con un rischio geopolitico crescente diminuiscono, mentre allo stesso tempo i prezzi delle importazioni aumentano. Questo sviluppo corrisponde a uno shock negativo dell’offerta per le economie interessate, che si riflette anche nella situazione economica segnalata. Questo risultato evidenzia l’impatto diretto di tali rischi sul commercio internazionale, che può essere osservato non solo in Svizzera ma a livello globale, come afferma lo studio di Khalil, Osten e Strobel (2025). Questa analisi tiene conto anche dell'influenza dell'andamento della domanda interna e si colloca nel contesto di generale incertezza sui mercati.

In particolare la Svizzera registra un calo del commercio estero di merci, mentre un sondaggio mostra che il problema doganale e la relativa incertezza vengono individuati da circa il 50% delle aziende come il principale rischio economico. Gli esperti avvertono che il calo della domanda, insieme all’elevato livello di incertezza, potrebbe aggravare ulteriormente la situazione economica.

Impatto su vari settori

Le aziende svizzere del settore dei macchinari e degli orologi si aspettano un calo delle vendite. In altri settori, come quello tessile, chimico e alimentare, le prospettive sono contrastanti. Mentre i mercati dei servizi rimangono stabili, gli investimenti in attrezzature potrebbero ora aumentare nuovamente dopo un anno precedente debole. Anche il settore delle costruzioni mostra i primi segnali di miglioramento dopo un inizio d'anno debole. Tuttavia, il sostegno economico interno attraverso i consumi privati ​​rimane importante in un contesto di aumento dei salari reali, che in parte rafforza il potere d’acquisto dei consumatori.

Nel complesso si prevede un aumento moderato del tasso di disoccupazione attorno al 3,0%, mentre aumenta il numero di persone che lavorano a orario ridotto. Molte aziende si trovano ad affrontare anche i rischi derivanti dall’aumento dei prezzi e dall’aumento della regolamentazione. Nonostante tutte queste sfide, economiesuisse prevede per il 2025 una leggera crescita del PIL pari all’1,1%.

In sintesi, si può affermare che la situazione del commercio mondiale nel 2025 è fortemente caratterizzata da incertezze e tensioni geopolitiche, che hanno un impatto diretto sull’economia svizzera e sulle sue relazioni internazionali. Questa complessa situazione richiederà molto alle aziende e ai decisori politici nei prossimi mesi.