Futuro delle leggi digitali dell'UE: le start-up avvertono delle pressioni di Trump!
L’UE sta valutando la possibilità di indebolire il Digital Markets Act per evitare conflitti commerciali con gli Stati Uniti. Le start-up mettono in guardia dai compromessi.
Futuro delle leggi digitali dell'UE: le start-up avvertono delle pressioni di Trump!
L’industria europea delle start-up è preoccupata per i possibili adeguamenti della legge digitale, nota come Digital Markets Act (DMA), per allentare le tensioni con gli Stati Uniti. Una lettera congiunta delle principali associazioni digitali, tra cui l'European Startup Network e la German Startup Association, avverte la Commissione europea di possibili compromessi che potrebbero portare a una sospensione temporanea dell'applicazione della DMA per le aziende americane. sueddeutsche.de riferisce che la DMA entrerà in vigore nel marzo 2024 e mira a sconvolgere la posizione di mercato dei grandi operatori di piattaforme come Apple, Amazon e Google e a rafforzare i diritti dei consumatori e delle piccole imprese.
Lo sfondo di questi sviluppi è il conflitto doganale in corso con gli Stati Uniti, in particolare il minacciato aumento dei dazi da parte del presidente americano Donald Trump. Secondo lo stato attuale, il termine per la sospensione delle elevate tariffe di importazione scade il 9 luglio. Trump ha annunciato che imporrà tariffe fino al 50% sulle importazioni dell’UE, inviando un chiaro avvertimento ai politici europei. corriere.at sottolinea che il rappresentante statunitense per il commercio ha addirittura proposto di sospendere temporaneamente l'applicazione della DMA nei confronti delle aziende americane.
Reazioni dalla politica
Le reazioni a questi sviluppi sono contrastanti. La ministra dell'economia Katherina Reiche è ottimista sulla possibilità di un accordo quadro con gli Stati Uniti, mentre il cancelliere Friedrich Merz chiede più celerità nei negoziati. Merz sottolinea l'importanza di un accordo rapido per settori chiave come l'ingegneria automobilistica e meccanica, la chimica e la farmaceutica.
Ma c’è resistenza all’interno dell’Unione Europea a possibili modifiche alla DMA. I critici avvertono che indebolire la legge a favore degli Stati Uniti potrebbe essere visto come una capitolazione inaccettabile. Alexandra Geese del Partito Verde ha descritto le potenziali concessioni come l’inizio di una “guerra” contro l’industria digitale europea. Stéphanie Yon-Courtin di Renew Europe parla di un precedente pericoloso e critica un simile approccio come inaccettabile.
Regolamentazione del mercato sotto pressione
Il dibattito sulla DMA getta un’ombra anche su altre importanti leggi digitali dell’UE, come l’AI Act per regolamentare l’intelligenza artificiale. La pressione sull’UE affinché dia maggiore voce in capitolo alle aziende tecnologiche americane sta crescendo. Andrew Ferguson, presidente della Federal Trade Commission statunitense, ha criticato la DMA definendola una forma di tassazione delle imprese americane e Trump ha definito le misure contro Apple e Meta un “ricatto internazionale”.
Considerati tutti questi fattori, resta da vedere come deciderà la Commissione europea. I negoziati in corso con gli Stati Uniti e la pressione internazionale potrebbero influenzare a lungo termine la direzione della DMA e avere un impatto significativo sul panorama digitale in Europa.