Quasi un’azienda su quattro deve rimborsare gli aiuti del Corona: cosa devono sapere ora gli esperti finanziari
Secondo un rapporto di www.t-online.de, quasi il 25% delle aziende che hanno approfittato degli aiuti governativi legati al Corona devono effettuare rimborsi. Lo emerge da un bilancio preliminare del Ministero dell'Economia, basato su un campione di 338.000 domande. Tuttavia circa il 40% delle aziende riceve anche pagamenti aggiuntivi da parte della Confederazione. L’aiuto ponte Corona è stato versato in modo rapido e senza burocrazia ad aziende la cui esistenza era minacciata e con forti cali di fatturato. Tuttavia, il pagamento era collegato a un rendiconto finale in cui il calo effettivo delle vendite e dei costi fissi ammissibili veniva confrontato con la previsione iniziale. I reclami sono possibili, ad esempio, se il calo effettivo delle vendite è stato inferiore a quanto previsto al momento della presentazione della domanda. Secondo il Ministero degli Affari Economici...

Quasi un’azienda su quattro deve rimborsare gli aiuti del Corona: cosa devono sapere ora gli esperti finanziari
Secondo un rapporto di www.t-online.de, quasi il 25% delle aziende che hanno approfittato degli aiuti governativi legati al Corona devono effettuare rimborsi. Lo emerge da un bilancio preliminare del Ministero dell'Economia, basato su un campione di 338.000 domande. Tuttavia circa il 40% delle aziende riceve anche pagamenti aggiuntivi da parte della Confederazione.
L’aiuto ponte Corona è stato versato in modo rapido e senza burocrazia ad aziende la cui esistenza era minacciata e con forti cali di fatturato. Tuttavia, il pagamento era collegato a un rendiconto finale in cui il calo effettivo delle vendite e dei costi fissi ammissibili veniva confrontato con la previsione iniziale. I reclami sono possibili, ad esempio, se il calo effettivo delle vendite è stato inferiore a quanto previsto al momento della presentazione della domanda.
Secondo il Ministero dell'Economia sono stati versati complessivamente 13,1 miliardi di euro in aiuti d'emergenza e 63,3 miliardi di euro per vari programmi di aiuto come quelli di novembre, dicembre o per la ripresa.
La scadenza per i rendiconti finali era il 31 ottobre, ma può essere prorogata su richiesta al 31 gennaio e, in caso di urgenza, al 31 marzo. Il ministero sottolinea inoltre che nessuna azienda dovrebbe lasciarsi sopraffare da rigide scadenze di rimborso.
In qualità di esperto finanziario, è importante ricordare che il rimborso degli aiuti pubblici può avere un impatto sulla liquidità delle aziende. A seconda dell’entità dei rimborsi, le aziende potrebbero dover riallineare i propri piani finanziari e utilizzare le riserve di capitale. Ciò potrebbe portare a restrizioni sugli investimenti e sulla crescita. Inoltre, l'incertezza sui rimborsi e le possibili estensioni dei termini di rimborso possono influenzare la pianificazione finanziaria delle aziende.
Sarà importante tenere d'occhio l'evoluzione di questi rimborsi e di eventuali pagamenti aggiuntivi per monitorare l'impatto sul mercato e sul settore finanziario.
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